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Danzatore di Sufi

“La volontà di studiare una scultura legata all’uomo…

Un simbolo positivo, lontano dalla quotidianità, lontano dallo stress e dalle ansie di tutti i giorni.

Un oggetto che dia serenità alla vista e che trasmetta armonia nel suo ruotare.

Un oggetto che ci faccia “danzare” anche con il cuore.”

Il percorso della danza (Sema) descritto dai Dervisci nel pavimento della sala simboleggia il movimento dei pianeti intorno al sole. Il rituale prevede una danza rotatoria dove la mano sinistra è abbassata verso la terra mentre la mano destra è girata verso il cielo. Il danzatore diviene così il medium tra la terra e il cielo. Mentre rotea il derviscio appoggia il suo peso sul piede sinistro (detto il “cuscino”) e la gamba destra dà slancio alla rotazione. Per evitare il capogiro, il derviscio tiene la testa leggermente inclinata verso destra e gli occhi fissi sul palmo della mano sinistra.

giovanni_casellato_danzatore_di_sufi

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DANZATORE DI SUFI

“La volontà di studiare una scultura legata all’uomo…

Un simbolo positivo, lontano dalla quotidianità, lontano dallo stress e dalle ansie di tutti i giorni.

Un oggetto che dia serenità alla vista e che trasmetta armonia nel suo ruotare.

Un oggetto che ci faccia “danzare” anche con il cuore.”

Il percorso della danza (Sema) descritto dai Dervisci nel pavimento della sala simboleggia il movimento dei pianeti intorno al sole. Il rituale prevede una danza rotatoria dove la mano sinistra è abbassata verso la terra mentre la mano destra è girata verso il cielo. Il danzatore diviene così il medium tra la terra e il cielo. Mentre rotea il derviscio appoggia il suo peso sul piede sinistro (detto il “cuscino”) e la gamba destra dà slancio alla rotazione. Per evitare il capogiro, il derviscio tiene la testa leggermente inclinata verso destra e gli occhi fissi sul palmo della mano sinistra.